L’accoglienza in famiglia. Dal progetto FAB appuntamenti formativi per professionisti che ne voglio sapere di più

Nell’ambito dell’accoglienza dei minori stranieri, la normativa italiana riconosce l’accoglienza in famiglia quale strumento più idoneo e preferenziale per i minori. Tuttavia, tale pratica è ancora scarsamente utilizzata, soprattutto nelle regioni del Sud Italia dove la presenza dei minori migranti è più significativa. Dei 7.802 minori presenti in Italia il 97% sono accolti presso strutture di accoglienza, mentre solo il 3% dei minori segnalati alla Direzione Generale risulta collocato presso privati. Le ragioni per cui l’affidamento familiare rimane uno strumento inapplicato sono molteplici, come la mancanza di regolamenti attuativi e di una rete di intervento strutturata. In questa prospettiva.

Il progetto FA.B! FAmily Based Care è volto a sostenere il miglioramento e l’espansione del sistema di accoglienza familiare per minori stranieri non accompagnati, e coinvolge cinque paesi europei di frontiera del Mediterraneo: Italia, Grecia, Spagna, Malta e Cipro.

Per migliorare l’operatività del sistema in ambito nazionale, garantire i servizi necessari e sostenere chi decide di richiedere l’affidamento temporaneo di un minore arrivato in Italia solo è di fondamentale importanza agire nel contesto territoriale attraverso un intervento integrato, in grado di rafforzare l’intero sistema, che coinvolga direttamente tutti gli attori rilevanti nel processo.

In particolare con i percorsi di formazione gratuiti, FAB fornisce a professionisti del sociale come psicologi, personale dei SAI, assistenti sociali, avvocati, tutori legali, mediatori culturali; enti pubblici e privati responsabili della cura dei minori un quadro giuridico completo in materia di protezione, accoglienza e integrazione dei migranti arrivati soli in Italia a livello internazionale e nazionale, una conoscenza approfondita delle procedure e delle norme relative all’affido familiare e presenta strumenti e strategie specifiche per realizzare e valutare progetti di affido e di accoglienza familiare.

Il prossimo percorso di formazione “L’affido familiare e le forme alternative di accoglienza in famiglia per i giovani migranti soli” sarà un’opportunità per i partecipanti di condividere le proprie esperienze professionali e confrontarsi su normative e procedure da applicare ai casi specifici. Proprio dalla condivisione, si mira alla creazione di una rete per una collaborazione duratura che possa entrare in azione anche al di fuori del corso di formazione, con dei benefici per il funzionamento del sistema locale dei servizi nel suo complesso.

Il programma prevede 22 ore suddivise in 7 incontri, che si terranno online sulla piattaforma Zoom tutti i mercoledì, dal 2 marzo al 13 aprile.

Per iscriversi compilare il seguente form, entro il 25 febbraio 2022

Dopo l’invio i partecipanti saranno ricontattati da un operatore del Cidis per completare la procedura di iscrizione.







    - informativa

     

    Il programma completo degli incontri