Costruiamo Futuro: tanti giovani a Roma per il festival organizzato da Cidis

Oltre cinquanta realtà – tra organismi istituzionali, operatori del privato sociale, comunità alloggio, Sai (Sistema accoglienza integrazione) e associazioni – hanno partecipato alla due giorni sui temi dell’immigrazione promossa a Roma il 9 e il 10 giugno dal Cidis in collaborazione con Fondazione Ismu, Cidas, Ciss, Gruppo Lavoro Rifugiati e cooperativa Delfino.

“Costruiamo futuro – sfide e prospettive per l’inclusione sociale dei giovani migranti soli”, questo il tema del festival organizzato in vista della conclusione di ‘Cantiere futuro’, il progetto ministeriale co-finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione) e durato quattro anni che ha investito sette regioni, formato oltre cinquecento operatori del settore pubblico e privato e coinvolto centinaia di minori stranieri non accompagnati e giovani migranti soli.

All’evento anche una folta delegazione campana – proveniente in particolare da Napoli, Caserta, Avellino e Benevento – di operatori dell’accoglienza e giovani ospiti del SAI e delle comunità alloggio sul territorio. Veri protagonisti della due giorni sono stati proprio i giovani che hanno partecipato a laboratori, workshop, focus group e attività di vario tipo che hanno consentito di far emergere la loro creatività. Tra le tematiche affrontate: le nuove prospettive nazionali ed europee del sistema di accoglienza, la tutela volontaria, l’affido familiare, i percorsi di formazione e le proposte operative per favorire l’autonomia e l’emancipazione dei ragazzi. 

“Questa due giorni – spiega Maria Teresa Terreri, presidente di Cidis – ha rappresentato una opportunità per confrontarsi sulle politiche di accoglienza e inclusione e contribuire così a costruire un futuro migliore per tanti minori stranieri soli. In Campania, Lazio, Lombardia, Umbria, Emilia Romagna, Puglia, Calabria e Sicilia durante questi quattro anni di lavoro sono stati aperti dei veri e propri cantieri di riflessione che hanno raccolto e sintetizzato dati, idee, energie, esperienze per sperimentare servizi virtuosi, condivisi e costruiti con il territorio e con gli operatori dell’accoglienza. Da tutto ciò ciascun territorio ha tratto quelle che vengono definite le buone pratiche per l’accoglienza da adottare in tutta Italia”.

“Il Festival – fa sapere Alessandra De Luca, responsabile area minori Cidis – si è aperto con un importante momento di riflessione con i rappresentanti del Ministero dell’Interno, delle Politiche sociali, della Commissione Europea, dell’ufficio del Garante nazionale dell’Infanzia e di Cittalia. Tutti allo stesso tavolo per confrontarsi sui temi relativi alla presa in carico dei giovani migranti soli e approfondire il lavoro e le modalità di intervento anche alla luce dell’evoluzione della normativa di riferimento”.