Bambini in fuga dalla guerra in Ucraina: come accoglierli e rendersi utili
«Un milione di bambini sono scappati dall’Ucraina in meno di due settimane», ha scritto su Twitter James Elder, portavoce di Unicef che ha diffuso i dati dei profughi ucraini che hanno dovuto lasciare la propria casa. Una crisi mai vista prima, che coinvolge anche bambini che, da soli o con le loro mamme, si mettono in viaggio per sfuggire ai bombardamenti.
In una dichiarazione congiunta, il direttore generale dell’Unicef Catherine Russell e l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi hanno chiesto agli stati europei di fare particolare attenzioni ai minori non accompagnati o separati dai loro genitori o familiari che fuggono dall’escalation del conflitto in Ucraina. Come se non bastasse, anche gli orfanotrofi ucraini sono diventati possibili obiettivi sensibili e molti di questi sono stati sgomberati e i minori portati in sicurezza oltre confine. Si tratta di circa 98 mila minori ospitati nei 633 istituti ucraini, il più delle volte provenienti da famiglie povere, che sono stati affidati a queste strutture per garantire loro il vitto e un percorso di studi, proprio per prevenire l’abbandono.
Secondo i dati diffusi dal Viminale il 7 marzo scorso, sono 17.286 i cittadini ucraini entrati in Italia finora: 8.608 donne, 1.682 uomini e 6.996 minori. Fortunatamente la macchina della solidarietà si è immediatamente messa in moto con molte associazioni scese in campo per portare il proprio sostegno. Tra queste Cidis Onlus, che già si occupa dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, sta raccogliendo le disponibilità di persone pronte ad ospitare i minori in difficoltà. I percorsi di accoglienza in famiglia e di affido sono esperienze temporanee, che coinvolgono non solo famiglie intese nel senso tradizionale, ma anche coppie o persone single. Per l’intera durata dell’accoglienza, Cidis rende disponibile una rete di professionisti che supporterà gli affidatari e i bambini. Inoltre, se non si ha la possibilità di accogliere in casa propria, si può partecipare ai percorsi di accoglienza come volontari. I volontari possono coinvolgere i minori in alcune attività ludiche o culturali, per far vivere loro nuove esperienze e per supportare le famiglie accoglienti.
Per chi volesse dare la propria disponibilità all’accoglienza temporanea o partecipare volontari è possibile compilare il seguente form. La compilazione del form non è assolutamente vincolante, le persone che hanno aderito saranno contattate da un operatore del Cidis che fornirà informazioni dettagliate sui percorsi disponibili.